L'Abruzzo non è una regione molto conosciuta e ciò ne preserva lo spirito “selvaggiamente elitario“. In particolare l’entroterra, imperturbabile alle leggi del nostro tempo.

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I suoi paesaggi vivono di loro proprie dinamiche cosi da offrire ogni volta qualcosa di nuovo a chi li osserva.

 

Forse “offrire” non è il termine più adatto. Questi posti, infatti, hanno uno spirito piuttosto riservato e schivo. Dediti alle loro attività, si addolciscono ben poco davanti al turismo.

 

Ed è questa la bellezza: l’aver preservato la loro essenza originale. 

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Un territorio che non bada all’apparenza, vive dell’essenziale e non scende a compromessi per farsi accettare. Ma accoglie il suo ospite con quello che ha e per quello che è e questa onestà è il segreto della sua ospitalità.